MARIA REGINA DEGLI APOSTOLI
Novena di meditazioni dagli scritti del Beato Giacomo Alberione
Festa della B.V. Maria Regina degli Apostoli - sabato dopo l'Ascensione.
(Concludere sempre la lettura di ogni giorno con la preghiera “A Maria Regina degli Apostoli” dal Libretto delle Preghiere)

 

1° GIORNO

Maria, aiuto dell’anima (Alle FSP 1931, pp. 262-265) La devozione alla Madonna è qualche cosa di molto profondo, più di quel che crediamo. La santa Madonna non solo pensa a ciò che è esterno, ma deve portarci le grazie spirituali interiori, deve darci Gesù […]. Maria non è solo [aiuto] per il corpo, ma soprattutto per l’anima […] la devozione alla Madonna è prima di tutto per le cose spirituali. La vita terrena finisce, ma ciò che è eterno è l’anima, i meriti, lo spirito. […] L’anima che ama la Madonna cerca le cose spirituali. Dobbiamo chiedere alla Madonna che ci dia la fede, il desiderio vivo del paradiso, che ci faccia intendere il valore della sofferenza, quanto è utile consacrarsi al Signore, il valore della purezza, della verginità che solo le anime scelte comprendono. [La Madonna] ci faccia intendere il valore della povertà, dell’ubbidienza, fortuna così rara che le persone grossolane non vedono e reputano una disgrazia […]. Ci faccia capire come il dolore ha una grande missione in quanto ha redento il mondo e santificato le anime; che tutto passa quaggiù e... un po’ di terra uguaglia tutto, tanto per chi ha indossato dell’oro, quanto per chi ha portato povere vesti. Ma c’è differenza perché quell’anima che fu come la santa Madonna, vestita poveramente e nascosta, ora è in paradiso, e l’anima superba è umiliata. […] Credete, i vermi roderanno il corpo, la ruggine consumerà l’oro, ma la santità risplenderà in cielo senza fine. Non cercate l’onore del mondo, ma quello degli angeli; credete che in paradiso vi sono tante vergini che il mondo ha creduto stolte, ha tenuto in dispregio ed ora brillano come stelle. Cosa cercate voi? Le cose della terra o del cielo? Le cose del paradiso o del mondo? Le lusinghe, l’amore degli uomini o di Dio? Cercate che Dio sia contento di voi? Siete sante dentro o solo eleganti di fuori? Lavate l’esterno del bicchiere o purificate anche l’interno? Piacete agli uomini o a Dio? Siete tranquille a vivere o a morire? […] Scegliete fra Dio e la terra, le cose spirituali e il mondo.

2° GIORNO

Siate figlie di Maria! (Alle FSP 1929-1931, pp.191-193) Siate figlie di Maria come Gesù che si è dato interamente a lei. Quelli che vogliono amare la Madonna come Gesù, la amano come Gesù amava la sua mamma, la pregano, hanno confidenza con la Madonna, come vera mamma. Maria era piena di grazia, ed oggi ne ha forse di meno? No, oggi ne è pienissima. Maria è la distributrice, il grande mare che contiene tutto, e Dio ha voluto metterla [come] canale fra lui e noi. Per avere l’acqua [...] si va a prenderla dal canale che la dirama in tutta la casa, non si va a cercarla dove si sa di non trovarne. Ora, la pienezza dell'acqua è nella santa Madonna, quindi per averla non dobbiamo andare a cercarla dove non possiamo trovarla, bisogna andare da Maria, e questa è la volontà di Dio. Poche obiezioni da fare e, se questa è la volontà di Dio, bisogna eseguirla […]. Per tutte le grazie ricorriamo a Maria con la preghiera semplice e facile del santo rosario che è una catena, una cinghia che fa girare il nostro cuore su quello di Dio. Avete bisogno di scienza? Di imparare il latino, l’aritmetica, ecc.? Lo trovate difficile? Ma avete mai provato a recitare il rosario per imparare? Non mettete intenzioni vaghe, non dite per esempio: Per riuscire meglio nello studio. Siete proprio buona gente, se disdegnate di scendere al particolare! Siete in fastidio perché non riuscite a imparare il minimo comune multiplo? Non c’è bisogno di stare lì a fare il muso, dite un rosario! Nelle cose di spirito siamo meno sapienti che nelle cose materiali, si fanno preghiere solo in generale. Provate a fare la colazione in generale, prima di venire in chiesa, provate a mettervi una giacca in generale, non basta; mi pare che l’abbiate tutte in particolare. E allora? […] Così in punto di morte, stringerete il rosario tra le mani, morrete confortati da esso perché in punto di morte si farà ciò che siamo abituati a fare. Il rosario darà l'ultimo fervore, la forza contro le ultime tentazioni, la fuga del peccato, acquisterà l’indulgenza plenaria, chiamerà Maria al vostro letto di morte. Coloro che sanno dire bene il rosario mi danno buone speranze... per il cielo.

3° GIORNO

L’apostolato di Maria: dare al mondo Gesù (Maria Regina degli Apostoli, pp. 30-31) Fu lei che, Madre verginale, diede alla luce la Fonte di ogni vita celeste, Cristo Signore; fu dal suo seno verginale che nacque il Figliuolo di Dio ornato della dignità di Capo della Chiesa; fu Lei che poté porgerLo, appena nato, come Profeta, Re e Sacerdote a coloro, fra i Giudei e fra i Gentili, che per primi accorsero ad adorarlo […] Fu Ella che, immune da ogni macchia, sia personale, sia ereditaria, e, sempre strettissimamente unita al Figlio suo, lo offerse all’Eterno Padre sul Golgota, facendo olocausto di ogni diritto materno e del suo materno amore, come novella Eva per tutti i figli di Adamo contaminati dalla miseranda prevaricazione di lui. Per tal modo colei che, quanto al corpo, era Madre del nostro Capo, poté divenire, quanto allo spirito, Madre di tutte le sue membra; con nuovo titolo di dolore e di gloria. Fu Ella che, con le sue efficacissime preghiere, impetrò che lo Spirito Santo venisse infuso nel giorno di Pentecoste, con doni prodigiosi alla Chiesa. Ella finalmente, sopportando con animo forte e fiducioso i suoi immensi dolori, più che tutti i fratelli cristiani, da vera Regina dei Martiri, «compì ciò che manca dei patimenti di Cristo a pro del corpo di lui, che è la Chiesa» (Col 1,24). Ella, per il mistico corpo di Cristo, nato dal cuore squarciato del nostro Salvatore, ebbe quella stessa materna sollecitudine e premurosa carità con la quale, nella culla, ristorò e nutrì del suo latte, il Bambinello Gesù. «La stessa SS. Genitrice di tutte le membra di Cristo, che ora in cielo, regnando insieme col suo Figlio, risplende nella gloria del corpo e dell’anima, si adopera con insistenza ad ottenere da lui che, dall’eccelso Capo, scendano, senza interruzione, su tutte le membra del mistico corpo, rivoli di abbondantissime grazie. […] Bella la figura che Isaia ci dà di Maria: «Un germoglio spunterà dal tronco di Jesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici», e sopra di lui si poserà lo Spirito di Dio. La verga o ramo è Maria; il fiore e frutto di essa è Gesù Cristo. È l’apostolato-missione di Maria, dare al mondo Gesù Cristo.



4° GIORNO

Maria, donna di fede (Maria Regina degli Apostoli, pp. 208-210) Maria stabilisce la sua abitazione ovunque: in una famiglia, in una parrocchia, regione, nazione… Produce tre frutti: illumina con la sua luce, che scopre agli uomini i dogmi principali: la caduta dell’uomo, l’Incarnazione, l’insegnamento, la passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo, la santissima Trinità, la vita eterna; fortifica ed eleva i cuori ai grandi ideali della virtù, della purezza, dell'apostolato cristiano; spande le sue grazie, consola i cuori, volge gli animi verso Gesù Cristo, la Chiesa, il Cielo. Il culto a Maria ha contribuito decisamente ad elevare la donna. [...]. La donna fu riabilitata: l’umanità sa che cosa deve alla donna. Basta guardare a Maria: Ella è, nella storia dell’umanità, come un’apparizione che tutti avvince ed eleva. […] Quale benefica impressione pensare che la donna è [del medesimo] sesso a cui appartiene Maria, dalla quale venne Gesù Cristo. [...]. La donna, illuminata dalla luce e dalla virtù di Maria, imparò ad elevarsi nella sua vita e nella sua missione. Tacitamente Maria dalle sue immagini ripete alle donne l'ammonimento di sant'Agostino e di san Girolamo: «O donna, tu non devi disconoscere la tua dignità, poiché il Figlio di Dio nacque da una donna. Impara un santo orgoglio». (Maria Regina degli Apostoli, pp. 100-102) Maria visse di fede in ogni momento della sua vita. Da Nazaret va a Betlemme a dare il nome per il censimento. Gesù Bambino è cercato a morte e Maria deve con lui prendere la via dell’esilio… Grande fede in ogni passo della vita privata e pubblica di Gesù. Egli appare semplice uomo: nato in una poverissima grotta; fugge innanzi a chi lo cerca a morte, come fosse incapace a difendersi; prende da Maria il latte, i poveri indumenti; si fa da Maria istruire, guidare nella preghiera, insegnare le piccole faccende di casa, le vie, gli atti di virtù… qui la divinità è del tutto nascosta; come nell’Eucaristia, nella quale non scorgiamo che un po’ di pane. Eppure Maria si comportava verso di lui come con Dio. Era la custode di lui, come il Sacerdote è custode dell’Eucaristia. Adorava, imparava, ammirava. Le parole di Gesù, sebbene fanciulletto, erano per Lei parole dell’Incarnata Sapienza.

5° GIORNO

Maria è Regina degli Apostoli (Alle Figlie di San Paolo 1946-1949, pp. 418-422) La Vergine viene onorata, invocata e venerata sotto questo titolo [, di Regina degli Apostoli.]. E noi intendiamo imitarla in quel suo grande e unico apostolato, il quale forma un grado a sé. Nessuno infatti poté mai esercitare un apostolato come lo esercitò la Vergine. Una tale apostola è così grande, che Dio non potrebbe farne una maggiore, perché non
potrebbe fare una madre più grande della Madre di Dio. Rivolgiamoci quindi alla nostra madre: non ci si può mai raccogliere assieme senza chiamare la madre in mezzo a noi. E meditiamo: Perché Maria è chiamata Regina degli Apostoli? Per tre ragioni:
1) Maria ha esercitato l’apostolato in sommo grado; 2) suscita e sostiene le vocazioni; 3) protegge tutti gli apostolati.
Maria esercitò l’apostolato in sommo grado. L’apostolato sta tutto qui: portare il bene agli uomini. Ora, ogni bene che si porta agli uomini è un dare Cristo agli uomini e Maria ci ha dato Cristo interamente e pienamente. […] Infatti la Vergine, dando al mondo il Salvatore, schiacciò il capo al serpente, poiché sulla croce Gesù vinse satana e Maria era a lui unita nell’offerta della vita del Redentore. […] Quindi che cosa ha dato Maria al mondo? Ella ci ha dato tutto in Gesù. Si può dare un apostolato maggiore? Maria è la madre di Dio, è l’Immacolata, è piena di grazia appunto per essere apostola, per noi, per la nostra salvezza.[…]
Maria compì il suo ufficio di madre verso Gesù fino a che egli morì; poi si prese cura della Chiesa, rappresentata da Giovanni sotto la croce; da quel momento Maria prese la Chiesa con sé e la Chiesa prese con sé Maria. Ella radunò gli Apostoli, pregò con loro, con loro ottenne lo Spirito Santo e li sostenne nei loro primi passi; ella portò la Chiesa tra le braccia e la Chiesa continuerà a camminare tra le braccia di Maria; ella trionferà di tutti i nemici e di tutte le eresie, qualunque nome essi abbiano […]
Ogni volta che gli uomini si adunano per combattere Cristo, ivi è presente Maria a preparare per loro la sconfitta. Ella illumina i Dottori, moltiplica i sacerdoti e le vocazioni, assiste il Papa, protegge la Chiesa. Ella portò e porta alla Chiesa il massimo frutto di salvezza e sempre nuove effusioni di Spirito Santo. Più che Regina degli Apostoli, dovremmo chiamarla la Corredentrice.




6° GIORNO

Maria Regina di ogni apostolato (Alle Figlie di San Paolo 1946-1949, pp. 418-422) Gesù è l’Apostolo del Padre e Maria è l’Apostola del Figlio. Il termine e l’ufficio di apostola fu per Maria il fine di tutti gli altri titoli e privilegi: Maria è stata fatta per noi, per essere la nostra apostola; da lei è cominciata la redenzione, da lei riceveremo la salvezza finale. Tra i figli di Maria una categoria attira di più le sue premure e le sue cure particolari: gli apostoli che tendono a salvare le anime e continuare la sua missione di bene sulla terra. […] La Vergine poi è apostola perché suscita, forma, protegge gli apostoli nel loro ministero, li assiste con la sua grazia e ottiene loro frutti copiosi, riempendo il loro cuore di gioia e preparando le anime a ricevere la loro parola. […] Imitare poi le sue virtù: la prudenza, lo zelo, l’amor di Dio e delle anime. Invocarla nei nostri piccoli lavori, siano sia tecnici che di propaganda. Maria prepara i cuori: molte iniziative si sono cominciate con titubanza e poi si ebbero successi imprevisti: c’era la Madre a benedire. Maria non è un’estranea o una signora che si invita qualche volta in casa, è la Madre che sta sempre con noi. Ella ha salvato le vite nostre materiali e spirituali, ed ha un’assistenza continua che è quasi prodigiosa: vivere in mezzo al mondo senza essere imbrattati, continuare un apostolato che trova tante difficoltà: sono grazie straordinarie che noi non avvertiamo più perché sembrano diventate ordinarie. Ogni giorno si esplica su di noi la sua materna assistenza; ogni giorno quindi salga a lei la lode e la supplica ininterrotta. E voi amate Maria e aiutate a preparare per lei un trono sempre più bello con la nostra Chiesa. Contribuite tutte, come le vostre forze lo permettono, nessuna infatti vorrà essere privata delle grazie della madre. Poi Maria preparerà un bel trono di gloria per noi in Paradiso accanto al suo Cuore.

7° GIORNO

Maria, modello di vita (Maria Regina degli Apostoli, pp. 100-102; 137-141) Maria è la Madre che cresce i suoi figli nella vita spirituale e li conduce a Dio. Dice il Santo Grignon de Montfort: “Con Maria si fa più progresso nell’amor di Dio in un mese di quanto se ne faccia in tanti anni, vivendo poco uniti a questa buona Madre”… I cristiani devono tendere alla perfezione, fino a raggiungere l’età virile del Cristo. Gesù va formandosi in noi gradatamente, da bambino a uomo perfetto, secondo il nostro progresso nella perfezione. Maria ebbe parte nobilissima: non predicò, ma fu nella bocca di tutti, insegnò a tutti, fece conoscere i misteri fondamentali. La presenza di Maria nei primi momenti della Chiesa fu di grande conforto per gli Apostoli e per i fedeli. Ella non aveva poteri di giurisdizione, ma godeva un prestigio altissimo per la sua dignità di Madre di Dio, per la sua santità, per le sante sue parole. Qualche tempo dopo la discesa dello Spirito Santo, gli Apostoli si divisero il mondo per la predicazione: Maria seguì San Giovanni Evangelista ad Efeso, secondo la tradizione. Là, per la predicazione dell’apostolo e per l’esempio della SS. Vergine, si formò una bella comunità cristiana. Molti convertiti si recavano ad Efeso per conoscere ed ossequiare la Madre di Dio. Ella aveva per tutti parole di conforto. S. Ignazio Martire scriveva: “Io, come pure molti fedeli di Antiochia, abbiamo un vivo desiderio di vedere la Madre di Gesù; giacché molti mi dissero che è ricchissima di ogni grazia e che possiede nel cuore grande tesoro di virtù”. Egli supplica la Vergine così: “Vi ho già pregato molte volte e di nuovo ritorno a pregarvi che vi degniate di fortificare, in voi e per voi, i cristiani recentemente convertiti nella fede che hanno abbracciata”. Dalla Grecia, S. Dionigi Areopagita, discepolo di S. Paolo, andò ad Efeso per vedere Maria. Egli poi scrisse che rimase così pieno di ammirazione per la semplicità e dignità della Vergine, che si sarebbe prostrato in adorazione se non avesse creduto che vi è un solo Dio.

8° GIORNO

I gradi di devozione alla Madonna (Alle FSP 1931, pp. 69- 72) Tre sono i gradi di divozione a Maria Santissima. […] 1) consiste nel pregarla; 2) consiste nell’imitarla; 3) consiste nel vivere come Maria. […] 1) Pregare Maria lo facevamo già da piccolini a quattro o cinque anni. Questo è il modo più facile e chi possiede questo primo grado? Colui che recita il Regina coeli, le preghiere di Maria, chi è iscritto alle sue compagnie o confraternite, chi porta l’abitino1 della santa Madonna, chi tiene davanti l’immagine di Maria in studio, in apostolato, ecc., e cerca d’invocare la benedizione di Maria. Chi possiede questo primo grado? Chi per le vie saluta la Madonna, chi entrando in studio e in apostolato cerca l’immagine di Maria, la saluta e le dice qualche parola affettuosa, chi nei libri tiene per segnacolo l’immagine di Maria, chi tiene in tasca la corona del rosario, la tocca, la bacia, raccomandandosi a Maria. Chi possiede questo primo grado? Chi alla sera mette la corona al collo e la bacia prima di addormentarsi, chi dona al mattino appena svegliato il suo cuore a Maria, chi santifica il sabato e le feste di Maria con qualche mortificazione, chi fa tridui e novene alla santa Madonna, chi passa bene il mese di maggio, chi studia bene le poesie di Maria, chi si mette sotto il manto di Maria, chi recita il santo rosario, chi elegge Maria per madre, chi la nomina protettrice negli studi, nell’apostolato, nei viaggi, ecc., chi cammina accanto a lei, chi legge volentieri le cose di Maria, chi ricorda sovente questa Madre. […]




9° GIORNO

I gradi di devozione alla Madonna [(Continua)…Gradi di devozione a Maria]: 2) Imitare Maria a tavola, in ricreazione, nelle varie occupazioni della giornata; nella fede, umiltà, carità e pazienza, spirito di preghiera, cioè imitare Maria nelle virtù. Una figlia aveva preso la buona abitudine di dire: “Quid nunc et quomodo Maria?: Che cosa farebbe Maria se fosse al mio posto?”. Non tratterebbe così una sua compagna, non starebbe così scomposta, la Madonna non cantava così. […] Chi sono i veri figli di Maria? Quelli che le rassomigliano. Vi sono figlie che rassomigliano alla madre nei tratti, nei modi, ecc., ma quand’è che una figlia rassomiglia molto alla Madonna? Quando possiede questo grado. “Voglio praticare l’umiltà, la carità, lo spirito di Maria, come Maria e con Maria”: per entrare in questo grado la figlia deve scegliere una virtù che le piace di più, fare il proposito sulla tal virtù e poi esercitarla sotto lo sguardo di Maria. La virtù si pratica con Maria recitando il mistero adatto a quella virtù. 3) Vivere di Maria e con Maria. Ricordiamo la devozione perfetta del beato Grignion di Montfort: in Maria, con Maria, per Maria, da Maria. Ecco come si deve fare: per Maria, fare bene per piacere a Maria; con Maria, stare accanto a lei, sotto la sua protezione; in Maria, prendere le sue intenzioni. […] La santa Madonna quando si prende cura di un’anima non la lascia, ma gliela insegna lei. Le insegna tante cose. Beati quelli che sono ammaestrati da Maria. Essa li guida per mano. S. Giovanni Berchmans aveva un amore ardentissimo verso la santa Madonna; egli quando andava a tavola prima di spiegare il tovagliolo diceva un’Ave Maria e così prima di addormentarsi alla sera. In ricreazione parlava sovente della santa Madonna e ne parlava con entusiasmo tale, che si accendeva tutto in viso ed i compagni tante volte cominciavano a parlare di Maria per il gusto di veder Giovanni che sembrava infuocato. Vi era una fanciulla tanto devota di Maria e diceva che in chiesa si faceva condurre da Maria e a letto si faceva mettere da Maria, essa faceva tutto con la santa Vergine. In paradiso noi staremo con Maria e là canteremo il Magnificat ed il Te Deum eternamente.

Preghiera alla Regina degli apostoli

Ti ringrazio, Gesù misericordioso, per averci dato Maria come madre;
e ringrazio te, Maria, per aver dato all’umanità il Maestro divino,
Gesù Via, Verità e Vita; e tutti averci accettati sul Calvario come figli.
La tua missione è unita a quella di Gesù, che ” venne a cercare chi era perduto”.
Perciò, io, oppresso dai miei peccati, offese e negligenze, mi rifugio in te,
o madre, come nella suprema speranza.
Volgi sopra di me i tuoi occhi misericordiosi;
le tue sollecitudini più materne siano per questo figlio infermo.
Tutto spero per tua intercessione: perdono, conversione, santità.
Forma una nuova classe fra i tuoi figli, quella dei più infelici,
nei quali abbondò il peccato dove aveva abbondato la grazia.
Sarà la classe che più ti muoverà a pietà.
Accogli in essa la povera anima mia.
Opera un grande miracolo, cambiando un peccatore in un apostolo.
Sarà un prodigio inaudito e una nuova gloria per Gesù tuo Figlio e per te, sua e mia madre.
Tutto spero dal tuo cuore, o madre, maestra e Regina degli Apostoli.
Amen.

 

Maria Regina degli Apostoli