MOSAICI ANGEL |
Pecorella accarezzata da Mosè(S.Vitale RA VI Sec.) * Colombine che si Abbeverano(Galla Placidia RA V Sec.) * Pesca miracolosa (pesce)S.Apollinare Nuovo RA VI Sec)* S.Apollinare Nuovo RA VI Sec(Gallo) Gesù predice che Pietro lo rinnega * S.Vitale RA VI Sec. due colombe* Fiori * Pagliaccio * Cane * Croce * Gesù * Giubileo 200 * Donna di Monet * Pappagallo |
Ravenna è indiscutibilmente celebre in tutto il mondo per i suoi mosaici che sono in gran parte l’eredità della gloria bizantina di cui la città è stata capitale, e questa eccellenza è dovuta al fatto che in essa si conserva il più ricco patrimonio mondiale di mosaici antichi dei secoli V° e VI°, superiore, per qualità artistica ed importanza iconologica, a quello di tutte le città del mondo antico e classico, sia in oriente (Costantinopoli, Antiochia, Gerusalemme, Alessandria), sia in occidente (Roma, Milano, Aquileia, Treviri, Colonia). La magnificenza di quel periodo è tutta racchiusa nella luce di quelle piccole tessere vetrose che impreziosiscono i suoi monumenti più importanti. L’arte del mosaico ravennate si traduce nella sua concretezza nella presenza di numerose botteghe artigianali, di cui il centro cittadino è pieno, che sono promotori di attività artistiche che vanno dall’architettura all’arte moderna, sulla base di una lunga esperienza maturata in fatto di restauro e conservazione di mosaici antichi. Ben otto dei suoi monumenti sono stati dichiarati dall'Unesco “patrimonio dell'umanità” per la suprema maestria artistica dell'arte del mosaico, un patrimonio di 1500 anni di storia. E non si può lasciare Ravenna senza aver visto almeno i suoi monumenti più importanti. La Basilica di San Vitale del VI secolo, con i due grandi mosaici che rappresentano Giustiniano e Teodora; il Mausoleo di Galla Placidia, del V secolo, con la volta mosaicata di blu; i famosi Battisteri, quello Neoniano e quello degli Ariani; la Cappella Arcivescovile dove i mosaici riproducono la fauna delle pinete ravennati. Due sono le basiliche dedicate a Sant'Apollinare, patrono della città, una in centro,Sant'Apollinare Nuovo con la stupenda teoria delle Vergini e dei Martiri, e a pochi chilometri Sant'Apollinare in Classe con il magnifico catino absidale; entrambe le basiliche hanno un campanile cilindrico (X-XI secolo) alto circa 40 metri. Maestoso è anche il Mausoleo di Teodorico fatto costruire dal re goto nel 520 d.C. Da segnalare la zona dantesca che comprende la Chiesa di San Francesco e la Tomba di Dante Alighieri.A Ravenna è tuttora vivissima l'arte del mosaico, nei mercatini, nei negozi e nelle gallerie si possono acquistare mosaici moderni originali, o riproduzioni di mosaici antichi. |
Pietro e Paolo - Battistero degli Ariani VI sec. Link
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Alcuni pensieri tratti dal libro di Andrè Frossard : Il Vangelo secondo Ravenna “ …L’arte è a Firenze, il sogno a Venezia, la gloria a Roma. Nel suo incavo di terracotta, “ …Venezia si esibisce, Ravenna si nasconde”… “..Ravenna è come la fidanzata del Cantico, la sua bellezza è tutta interiore”… “..Il mosaico è un diluvio di pietre preziose cadute dal settimo cielo”… “…Se il vostro destino eterno vi interessa, andate a Ravenna. |
Sant’Apollinare in Classe, parte centrale dell’abside Sotto la croce che fa ruotare tutta la composizione intorno a sé, l’immagine di sant’Apollinare, fondatore della diocesi di Ravenna, supera in dimensione e maestà quella degli altri vescovi dell’abside. La sua pianeta è dissiminata di api d’oro, la sua aureola cinta di perle. Da: Il Vangelo secondo Ravenna |